"Ho dedicato molto spazio al riordino della casa.
Mi sono interessata ad una stanza per volta mettendo in ordine inizialmente gli armadi e gettare ciò che era ormai superfluo. Pian piano che proseguivo sono tornata su ricordi passati e ho scoperto oggetti che non rammentavo neppure di avere. Se necessario, ho effettuato anche piccoli lavori di bricolage o di manutenzione, anche un po' impegnativa, per rendere più vivibili i ‘nuovi’ ambienti (in salone ho spostato e rimodellato un divano rinnovandolo poi con un copridivano, aggiunto delle mensole e creato nuovi punti luce).
A volte mi sono avvalsa anche della collaborazione dei figli così da trasformare la routine quotidiana in un imprevisto creativo anche per loro. Via via che continuavo ho avuto sempre più la sensazione di un cambiamento e soprattutto ho provato un senso di leggerezza anche interiore. La pulizia dal non necessario, il riordinare l’essenziale o ciò che è a me caro, lo stavo facendo non solo al di fuori ma inconsciamente anche dentro di me.
Mi sono resa conto così che con molto poco ho iniziato una lenta rivoluzione.”
Elisabetta G.
“In questo periodo di “clausura” ho pensato di dedicarmi a catalogare tutti i miei libri che avevo posizionato nel tempo nella mia libreria, in maniera, diciamolo pure, disordinata. Allora mi sono detto: “conviene procurarsi in mancanza di un programma specifico per libri, un semplice file Excel. Ho contraddistinto in questo file i 3 piani della scaffalatura, a sua volta divisi in 3 scaffali per i piani più alti e 1 scaffale per i 3 piani più bassi. Ho così inserito in ogni comparto quello che conteneva, identificando la tipologia di argomento. In ogni contenitore ho descritto il libro con autore e titolo. Così, dopo lungo tempo, ho potuto quantificare quanti e quali libri ho.
È stato un buon inizio per fare un po' di ordine e ricominciare a leggere quello che mi piaceva e su qualche argomento specifico. Un ottimo lavoro e ben riuscito!”
Antonio G.
“Con questa pandemia ed il tempo a mia disposizione mi sono ingegnato a migliorare la qualità della mia vita in casa, rendendo belli gli angoli bui o vecchi.
Ho usato il cosiddetto "perlinato", detto anche "toghettato"; ogni toga ha un dente (maschio) e una feritoia (femmina), così che unendosi una all'altra, si possono mettere in posizione (una toga dietro l'altra) ed infine coprire una parete (vedi figura 1).
Una particolare attenzione a:
- i muri non devono presentare umidità alcuna
- le toghe devono essere di legno resistente, e non avere troppi nodi/buchi
- fissaggio dei chiodi: io ho usato dei chiodi fissando direttamente la toga sul muro. Chiodi fini d'acciaio, a testa piccola, lunghi cm. 3 (3/4 chiodini per toga)
- bisogna congiungere le toghe lasciando un giogo di 1 - 2 mm, affinché il legno possa muoversi nell'avvicendarsi delle stagioni
Se il muro invece non è abbastanza resistente e le toghe si staccano:
- si possono usare un paio di stopper piccolini, oltre ai chiodi, una toga si e due no (regolatevi)
- oppure si può costruire uno scheletro in legno, fissato al muro con stopper più grandi (da 6/8), fatto di toghe parallele tra loro, ma perpendicolari alle toghe che andrete a disporre con i chiodini sopra allo scheletro sottostante che regge il tutto (a croce).
Sconsiglio personalmente quest'ultima modalità, anche se è la più professionale: ho esperienza di nidi nell'intercapedine che si forma tra lo scheletro e le toghe che chiudono la parete, nidi di formiche, scorpioni, ragni, ecc. (a meno che non viviate in un grattacielo!)
Procuratevi una sega circolare con angolazioni varie ed aspiratore, se possibile. Si possono ottenere anche delle mensole utili e a misura (vedi figura 2). Per le angolazioni fra i muri o tra muro e tetto , si possono acquistare nei grossi ferramenta, cornici che nascondano le eventuali imperfezioni e rendere il disegno più fine (vedi figura 3 e 4).
Il profumo di legno è costante nel tempo e vi ripaga della fatica. Buona immaginazione!”
Marco P.
“In questo periodo ho imparato a prendermi cura delle piante imparando a comprendere i loro bisogni e i loro segnali, per esempio di quanta acqua necessitano, di riconoscere la causa del colore delle foglie o di un altro loro malessere e curarle preferendo i rimedi naturali.
Seguendo i consigli del mio amico vivaio, ho inziato a sperimentare su alcune piante la preparazione di decotti e miscele usati come insetticidi naturali.
Condivido il procedimento di due insetticidi naturali che uso frequentemente, in primavera ed estate:
Decotto di acqua e aglio
Ingredienti
- 1 litro di acqua
- 2 spicchi di aglio
Procedimento
- Mettere in acqua gli spicchi di aglio.
- Fare bollire per mezz'ora, filtrare e lasciare raffreddare.
- Mettere il decotto in uno spruzzatore e irrorare la pianta
Quanto usare l'insetticida? Io lo uso una volta la settimana, ma consiglio di comprendere le necessità della pianta.
Io l'ho usato per le rose, per prevenire ed evitare la nascita di piccoli parassiti... e ha funzionato!
Insetticida all'olio di Neem
Ingredienti
- 5 ml di Olio di Neem*
- 5 g di sapone di Marsiglia grattugiato
- 2 spicchi di aglio (opzionali)
- 1/4 di bicchiere d’acqua
Procedimento
- Sciogliere il sapone in un pentolino su fiamma bassa
- Aggiungere l'olio di Neem
- Schiacciare gli spicchi di aglio e aggiungerli alla miscela
- Concludendo, aggiungere poi 1/4 di bicchiere d’acqua
- Lasciar riposare il tutto per una giornata e l’insetticida fai da te è pronto all’uso!
- Mettere la miscela in uno spruzzatore e irrorare la pianta (rose, alberi da frutto, piante aromatiche,..)
Io l'ho usato per le rose, l'alberello di limone e il rosmarino e ha funzionato!"
*L'olio di Neem è un olio naturale vegetale estratto dai semi del neem, un albero indiano. Perchè si usa per le piante? Per proteggerle da parassiti. E' ottimo anche per tenere lontane le zanzare. Io lo metto nei sottovasi dove solitamente si formano dei piccoli ristagni di acqua.
Claudia V.
“Ideiamoci? E io mi sono ideato!
In questo periodo in cui è meglio evitare luoghi affollati o far entrare in casa persone sconosciute, i piccoli inconvenienti domestici sono diventati l'opportunità per risparmiare soldi e soprattutto per scoprire le mie potenzialità nascoste.
Ed ecco che se si rompe la resistenza del forno e con l'aiuto di qualche tutorial on-line e un po' di buona volontà sono riuscito a sostituirla.
Lo scarico del lavabo è ostruito? Mi ingegno e lo disostruisco, sostituendo anche il tubo che l'idraulico aveva lasciato con una piccola perdita tanti anni fa.
Vi garantisco che è una grandissima soddisfazione riuscire a riparare qualcosa da soli. Provate e poi capirete cosa significa!"
Ed infine, vorrei condividere anche questa frase:
"Se le mani avessero la paura degli occhi, il mondo sarebbe fermo!”
Aldo S.
“Durante i periodi di lockdown del 2020 il mio motto è stato:
'Adesso ho il tempo per poter fare le cose che prima non avevo il tempo di fare. Inoltre non posso più avere scuse o giustificazioni per tirarmi indietro.’
Vorrei condividere alcune delle cose che ho fatto in questi periodi:
- ho svolto lavori di manutenzione all'interno e all'esterno della casa, ad esempio ho pitturato le ringhiere, le tettoie, le porte in ferro, i muri e i soffitti.
- ho utilizzato spesso il computer per colmare le mie lacune informatiche e un esempio di lavoro è stato quello di raccogliere e ordinare su pendrive tutte le foto personali che avevo sparse in tante cartelle, pennette e sul cellulare. Di questo lavoro ho fatto un backup su una seconda pennetta.
- ho letto più libri e appunti che mi interessava rileggere ed ho scritto anche alcune poesie.
Buon lavoro!”
Paolo C.
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